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Gli atti del convegno annuale della Mod dedicato a "Geografie della modernità letteraria", che si è svolto nell'Università per stranieri di Perugia e nell'Università di Perugia dal 10 al 13 giugno 2015, raccolgono contributi di studiosi contemporaneisti italiani e stranieri intorno a una prospettiva di ricerca che, discussa in Italia in particolare negli ultimi venti anni, e con esiti differenti, evidenzia l'esigenza di un'attenzione nuova alla spazialità geografica come strumento di indagine per rileggere la storia letteraria, tenendo conto anche delle dinamiche geopolitiche attraverso le quali nell'attualità si ridefiniscono i paradigmi dell'identità culturale nazionale. In questa prospettiva le relazioni presentate al convegno hanno affrontano il rapporto letteratura-geografia da punti di vista metodologicamente differenti, valorizzando di volta in volta la tradizione policentrica e plurilinguistica della tradizione letteraria italiana, anche nella prospettiva della geocritica; le tipologie spaziali-antropologiche che risultano metaforizzate nella scrittura di romanzo; l'attenzione ai procedimenti retorici, stilistici, intertestuali del discorso sui luoghi nella poesia; il rapporto centri-periferie, capitali e province del modernismo; la discussione sui nonluoghi e sulle iperperiferie del postmoderno; il dibattito intorno allo "spatial turn" e agli approcci "nomadici" nelle filosofie della narrazione del femminismo; il metodo geostorico nella didattica; la fortuna e la promozione all'estero della letteratura italiana. Allo scopo di testimoniare il vivace confronto fra i diversi metodi di ricerca e di interpretazione le comunicazioni compaiono nel libro organizzate in sezioni tematiche che attraverso parole-chiave segnalano i diversi ambiti di approfondimento.